“Ti Lascio Parole”: Un Inno alla Vita e all’Amore Oltre la Scomparsa

Il nuovo romanzo di Gianfranco Mattera commuove e invita alla riflessione sul valore inestimabile dell’esistenza e sulla forza indissolubile dei legami affettivi.

Gianfranco Mattera torna con “Ti Lascio Parole”, un romanzo delicato e profondamente commovente che si addentra nelle pieghe più intime dell’amore e del sacrificio. Come anticipato dalla toccante recensione, il libro celebra la vita nella sua essenza più pura, attraverso la storia di una donna di fronte a una scelta straziante: curarsi o portare a termine la gravidanza. La sua decisione di “sconfiggere la morte donando la vita” è il fulcro di un racconto che esplora il coraggio inaudito di fronte all’avversità.

Il lettore viene immediatamente catturato dallo “struggente smarrimento” del compagno, catapultato in un ruolo inedito di padre e madre. Mattera descrive con sensibilità il suo percorso, le incertezze e l’amore incondizionato verso quella figlia che porta con sé il ricordo vivo e la presenza spirituale della madre.

La recensione sottolinea con acume come il rapporto tra madre e figlia si tinga di una “nostalgia del non vissuto”, un sentimento potente che paradossalmente non allenta il legame, ma lo trasforma in un “filo indissolubile di un amore trascendente, che si fa spiritualità”. Questa dimensione quasi eterea del rapporto, pur nella sua dolorosa genesi, eleva la narrazione a una riflessione più ampia sulla continuità dell’amore oltre la presenza fisica.

Con una “scrittura appassionata e rigorosa”, Gianfranco Mattera si conferma un narratore capace di affrontare temi complessi con delicatezza e profondità. Prende per mano il lettore e lo conduce in un “viaggio per scoprire la bellezza nascosta dietro la fragilità”. Attraverso le emozioni dei protagonisti, il romanzo invita a contemplare la preziosità di ogni istante e la forza intrinseca che si cela anche nelle situazioni più difficili.

“Ti Lascio Parole” si preannuncia come un libro intenso e significativo, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Un inno all’amore materno, alla resilienza e alla capacità dello spirito di trascendere la finitezza della vita, lasciando un’eco di speranza e di affetto eterno. Un’opera che invita a riscoprire la bellezza anche nel dolore e a celebrare il dono meraviglioso che è la vita stessa.